Pirro arriva in Italia
Fonte:https://www.gutenberg.org/files/37657/37657-h/37657-h.htm http://www.dickenslit.com/dickens-illustrators/john-leech.html
Ascoli, disse Stephen, dando un’occhiata al nome e alla data sul libro con i suoi sfregi cruenti
Un’esclamazione d’impazienza, poi, tonfo delle ali trasmodanti di Blake. Odo il rumore di tutto lo spazio, vetro infranto e muratura crollante, e il tempo un’unica livida vampata finale. Che ci rimane allora?
Quella frase il mondo se l’era ricordata. Ottusa distensione della mente. Da un colle a dominio di una pianura cosparsa di cadaveri un generale che parla ai suoi ufficiali, appoggiato a una lancia. Generale qualunque a ufficiali qualunque. Porgono orecchio.
Vico Road oggi, da sud-ovest In alto a destra si trova Dalkey Island e al di là che i Muglins Intorno alla curva a sinistra sono Dalkey, Bullock Harbor Sandycove Dun Laoghaire ex Kingstown
"Vico Road, Dalkey "corre a sud-ovest dalla città Dalkey lungo la costa, a circa 10 km a SE dal centro di Dublino. Dalkey era una buona zona nella periferia sud. Era un sito per bagni di mare, grandi viste panoramiche, passeggiate e concerti bandistici
Benché già anziano, quando iniziò la guerra di Troia partì con gli altri eroi greci per combattere contro i Troiani. Avendo governato per generazioni, godeva fama di uomo saggio e giusto e dispensò consigli ai Greci durante il conflitto.
Dopo la caduta di Troia, Nestore ritornò a Pilo, dove ospitò Telemaco quando il giovane vi si recò per informarsi sul destino di suo padre Ulisse.
Il nome di Nestore ricorre anche in un'iscrizione poetica incisa su una coppa detta appunto di Nestore, il più antico documento di lingua greca, coevo ai poemi omerici. rinvenuto nella necropoli di San Montano a Lacco AmenoIschia, e conservato nel museo di Pithecusae
Sono le 10 di mattina. Stephen è alla scuola di Dalkey e fa lezione di storia.
La scuola di Irwin s Clifton (Deasy)si trovava a Summerfield House, un edificio ancora esistente in Dalkey. Stephen se ne va attraverso un " portico aperto "e cammina" lungo il sentiero di ghiaia sotto gli alberi al cancello che è affiancato da leoni accucciati sui pilastri . I pilastri sono sopravvissuti, ma non i leoni.
Nel 1950 William York Tindall ha preso una fotografia del "campo di gioco"dietro la casa. Non è particolarmente grande.
Joyce ha modellato " Mr Deasy "su Francesco Irwin, il proprietario e direttore della Scuola di Clifton in Dalkey , dove ha lavorato per diverse settimane o mesi fra marzo-giugno 1904. Alterando alcuni dettagli e mantenendone altri, ha creato un vivido ritratto di vecchio borioso il cui consiglio autorevole è minato da frequenti errori di fatto. Deasy è riccamente caratterizzato da una serie di piccoli dettagli fisici che lo rendono antiquato e decrepito: " le ghette aipiedi i" baffi bianchi arrabbiati ", " Il biondo dei suoi capelli maltinti ", " la risata seguitadal colpo di tosse catarrosa mentre si prepara a pronunciare la sua saggezza", "Questi attributi fisici non attraenti coincidono con la sua abitudine di non ascoltare ciò che altre persone stanno dicendo.
Secondo Ellmann, Irwin è stato "un Ulster scozzese molto pro-britannico" (153), e questa cultura protestante conservatriceè fortemente pronunciata in Deasy.
Gifford aggiunge che il nome fittizio
"può dovere qualcosa alla legge Deasy (1860), un atto apparentemente destinato alla riforma agraria in Irlanda, ma in pratica un regolamento spietato di locazione della terra a favore dei padroni di casa (cioè,le istituzioni pro-Inglesi e anticattoliche)
Ellmann osserva che Francis Irwin era un alcolista con un naso molto rosso, e che la sua malattia lo ha costretto a chiudere la scuola non molto tempo dopo la partenza di Joyce. Joyce ha tralasciato questo dettaglio, mentre ne ha aggiunti altri non reali: ha dato a Garrett Deasy (impariamo il suo nome in Eolo) una moglie separata che lo scapolo Irwin non ha avuto. Egli ha anche incorporato caratteristiche di Henry Blackwood Price , un uomo che nel 1912 ha conosciuto a Trieste: il quale"vantava un'illustre di discendenza Ulster" e aveva "un interesse per la malattia dell'afta epizootica "(153).
- Benissimo. Dove? La faccia vuota del ragazzo interrogò la finestra vuota.
Favoleggiata dalle figlie della memoria. E tuttavia in qualche modo ci fu anche se non come la memoria l’ha favoleggiata. Un’esclamazione d’impazienza, poi, tonfo delle ali trasmodanti diBlake.
Odo il rumore di tutto lo spazio, vetro infranto e muratura crollante, e il tempo un’unica livida vampata finale. Che ci rimane allora?
- Non ricordo il luogo, professore, 279 a. C.
- Ascoli, disse Stephen, dando un’occhiata al nome e alla data sul libro con i suoi sfregi cruenti.
- Sì, professore. E disse: Un’altra vittoria come questa e siamo spacciati.
Quella frase il mondo se l’era ricordata. Ottusa distensione della mente. Da un colle a dominio di una pianura cosparsa di cadaveri un generale che parla ai suoi ufficiali, appoggiato a una lancia. Generale qualunque a ufficiali qualunque. Porgono orecchio.
- Lei, Armstrong, disse Stephen. Quale fu la fine di Pirro?
- La fine di Pirro, professore?
- Io lo so, professore. Lo domandi a me, professore, disse Comyn.
- Aspetti. Lei, Armstrong. Sa qualcosa di Pirro?
Un cartoccio di fichisecchi se ne stava acquattato nella cartella di Armstrong. Lui li appallottolava ogni tanto tra le palme e quietamente li inghiottiva. Minuzzoli aderivano alla pelle delle labbra. Fiato addolcito di ragazzo. Gente benestante, orgogliosi che il figlio maggiore fosse in marina. Vico Road, Dalkey.
- Pirro, professore? Pireo, un molo.
Tutti risero. Alta inamena malevola risata. Armstrong volse lo sguardo ai compagni, profilo di una stolida gaiezza. Tra un momento rideranno più forte consci della mia scarsa autorità e delle rette che i loro babbi pagano.
- Allora mi dica, fece Stephen, toccando col libro la spalla del ragazzo, che cos’è un molo.
- Un molo, professore, disse Armstrong. Una cosa che sporge tra le onde. Una specie di ponte.Il molodiKingstown,professore.
Alcuni risero di nuovo: inameni, ma con intenzione. Due nell’ultimo banco bisbigliavano. Sì. Sapevano: senza mai aver imparato né mai essere stati innocenti. Tutti. Con invidia osservò le loro facce. Edith, Ethel, Gerty, Lily. Le loro simili, anche loro dai fiati addolciti di tè e marmellata, le risatine dei loro braccialetti nella zuffa.
- Il molo di Kingstown, disse Stephen. Sì, un ponte fallito.
Le parole turbarono il loro sguardo.
- Come, professore? domandò Comyn. Un ponte scavalca un fiume.
Perlo zibaldone di Haines. Nessuno qui a sentire. Stasera con destrezza tra sfrenate chiacchiere e bevute per trapassare il brunito usbergo della sua mente. E allora? Un buffone alla corte del suo signore vezzeggiato e disprezzato, che si guadagna la lode di un clemente signore. Perché avevano scelto tutti quanti quella parte? Non solo per la morbida carezza. Anche per loro la storia era un racconto come tanti altri sentiti troppo spesso, la loro patria un monte di pietà.
Sono le 10 di mattina Stephen è alla scuola di Dalkey e fa lezione di storia. l'argomento è Pirro,Sfortunato re dell'Epiro, che come Amleto e Telemaco fu vittima di un'usurpazione 1) link a mio doc. Drive 2) Elenco Note 1°Quadro da joyceproject Cochrane Pirro Blake
in marina tessitore del vento (non ricordo da dove l'ho copiato o tradotto) forse da: Pirro, che città lo chiamònota 020002 Secondo gli schemi di Joyce, l' "Arte" in Nestore è la Storia; infatti il capitolo inizia nel bel mezzo di una lezione di storia. Dove si parla della "Vittoria di Pirro" Opportunamente gli scolari irlandesi vengono istruiti circa l'inutilità della resistenza di un generale greco al crescente potere di Roma. Così come l'Irlanda si è arresa al potere Inglese. Probabilmente non è un caso che stiano imparando questa lezione in una scuola gestita da un anglo-irlandese, preside ardentemente unionista . Stephen pensa che anche per i leader irlandesi "la storia era un racconto come tutti gli altri, troppo spesso sentito,e la loro terra un banco dei pegni." Più tardi dirà al suo datore di lavoro "La storia è un incubo da cui sto cercando di svegliarmi." Nestore, dunque, tratta circa la tirannia del passato. Scoraggiato dalla storia di Pirro e dalla storia in generale, Stephen cerca delle alternative alla conoscenza empirica: le alternative apocalittiche, proposte dal visionario poeta inglese William Blake (1757-1827) Stephen è attratto dalla concezione di Blake di una verità visionaria che definirebbe tutta la storia come essenzialmente falsa, ma l'empirista aristotelico che è in lui ribatte subito, "Eppure la battaglia ci fu, in qualche modo, anche se non come la memoria l'ha favoleggiata. ****************
Il sipario si apre su una scena ridotta a poche coordinate essenziali. Una torre in riva al mare a Sandycove, cinque miglia a sud-est di dublino, si staglia all'orizzonte. Sono le otto del mattino. Due personaggi: Stephen Dedalus (poeta,letterato e insegnante suo malgrado) e Buck Mulligan, studente di medicina. La situazione di Stephen è analoga a quella di Telemaco nei primi quattro canti dell'Odissea. Là il principe spodestato dai Proci, dagli aspiranti alla mano della madre Penelope che divorano le sue sostanze e spadroneggiano nella casa paterna; qui l'intellettuale irlandese, con un nome "assurdo" da greco antico, che ha abbandonato la casa paterna per desiderio di indipendenza spirituale e vive nella torre, di cui paga l'affitto, insieme ad un amico infido ed un ospite temporaneo, Haines, studente di Oxford, curioso di folklore irlandese. Se Mulligan è l'usurpatore e riassume in sé il gruppo dei Proci, Haines è il barbaro, l'inglese, il nemico di sempre.per una visione d'insieme e memorizzare meglio
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Indice dei quadri con link ai video e testi relativi
a) Studente in medicina, viene presentato sulla piattaforma della torre come"Solenne e paffuto"ma la sua bonomia è ambigua e la sua solennità ha un doppio fondo.
b)Infatti canta l'introito della messa con gesti e frasi che sanno di bestemmia, tanto che il rito mattutino del farsi la barba è quasi una minuscola messa nera
a)Poeta,(letterato e insegnante suo malgrado) sale sul tetto, chiamato da Buck, con un nomignolo"Kinch"ad indicare forse la sua acutezza mentale, e le sue frasi taglienti come" lama di coltello.
b)Viene poi sbeffeggiato dall'amico per il suo cognome da greco antico e come sparuto gesuita
c)Stephen ha paura del terzo ospite della torre: Haines, che ha delirato tutta la notte di una pantera nera.