lunedì 29 settembre 2014

Ulisse 1°Ep.7°quadro:Testo Originale con traduzione a fronte e note(Link a Doc.google Drive )


 la famiglia Joyce nel 1888

Link a

versione originale inglese da  http://joyceproject.com/
Con links alle note

a fronte
Trad da Giulio De Angelis  -  Arnoldo Mondadori  Editore - XI Edizione  Medusa Agosto1970
Cappello edoardiano
decorato
con ala d'uccello




"Fantomatica gioia, piegata e messa via. profumata di muschio."


ventaglio di piume vittoriano,
visualizzato
in Pitts Rivers Museum, Oxford

Ulisse 1°Epidodio VII quadro: Ricordo della madre morta

Lettura ad alta voce testo italiano

Testo Italiano con link alle note 

di http://joyceproject.com/

Traduzione:Giulio de Angelis

Ombre silvane attraversavano fluttuando silenziose la pace mattutina
dalla cima della scala verso il mare dove egli teneva fisso lo sguardo.
Sulla spiaggia e più al largo biancheggiava lo specchio d'acqua sommosso da piedi frettolosi dai leggeri calzari. Bianco seno di fosco mare. Vocaboli paralleli, a due a due. Mano che pizzica le corde dell'arpa congiungendo gli accordi paralleli. Biancondose appaiate parole baluginanti sulla fosca marea.
Una nuvola cominciò a coprire lentamente il sole ombreggiando la baia di verde più fondo. Era alle sue spalle, bacino d'amare acque. La canzone di Fergus: la cantavo da solo in casa, tenendo in sordina i lunghi cupi accordi. La porta della sua camera era aperta: lei voleva sentire la mia musica. Silenzioso di sgomento e pietà mi avvicinai al suo capezzale. Piangeva nel suo letto sciagurato. Per quelle parole, Stephen: l'amaro mistero dell’amore.
    E ora dove?
I suoi segreti: vecchi ventagli di piume, carnets di ballo con le nappe, incipriati di muschio, un fronzolo di chicchi d’ambra nel cassetto chiuso a chiave. Una gabbia da uccelli era appesa alla finestra soleggiata di casa sua quand'era bambina. Aveva sentito il vecchio Royce cantare nell’operetta di Turko il terribile e riso con gli altri quand'egli cantava:
   Fantomatica gioia, piegata e messa via. profumata di muschio.
    Non appartarti più per ruminare
Piegata e messa via nella memoria della natura con i suoi balocchi. Ricordi gli assalivano il cervello rimuginante. Il bicchier d'acqua del rubinetto di cucina quando si era accostata al sacramento. Una mela svuotata, piena di zucchero caramellato, a rosolarsi per lei sul focolare in una buia sera d'autunno.  Le sue unghie affusolate rosse del sangue di pidocchi strizzati di sulle camicie dei bambini.
    In un sogno, silenziosamente, era venuta a lui, il corpo consumato nel molle sudario spandeva un sentore di cera e di legno di rosa, I'alito chino su di lui con mute segrete parole, un lieve odore di ceneri bagnate.
    I suoi occhi invetrati, fissi da oltre la morte, per scuotere e  piegare la mia anima. Su me solo. La candela fantasma a illuminare la sua agonia. Luce spettrale sul viso tormentato. Il forte respiro rauco rantolante d'orrore,mentre tutti pregavano in ginocchio. I suoi occhi su di me per abbattermi. Liliata rutilantium te confessorum turma circumdet: jubilantium te virginum chorus excipiat.
    Lemure! Masticatore di cadaveri!
No, mamma. Lasciami stare e lasciami vivere.

domenica 28 settembre 2014

Ulisse1 Episodio Telemaco: Quadri da I a VII

In questo spezzone  si vedono moltissime immagini 
relative a quanto è stato letto nei Posts precedenti:
Film Ulysses
Gran Bretagna, USA 1967Genere: Drammaticodurata 132'b/n
Regia di Joseph Strick
Con Barbara Jefford, Milo O'Shea, Maurice Roëves, T.P. McKenna, Martin Dempsey, Sheila O'Sullivan, Graham Lines, Peter Mayock...

La recensione di sasso67 su

"Misurarsi con un capolavoro della letteratura è sempre una fatica improba. Figurarsi quando si tratta di un romanzo sui generis come l’Ulisse di Joyce, nel quale la trama, per così dire, è costituita dal girovagare di alcuni personaggi attraverso Dublino in un giorno normalissimo d’inizio Novecento ed alla narrazione dei fatti è spesso intercalato il monologo interiore dei personaggi.