martedì 13 gennaio 2015

Ulisse-1° episodio: Telemaco XIII quadro: "Credenze religiose": La Trinità di Dio

  Lettura ad alta voce testo italiano 

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                                                                Testo con Collegamento  alle note 

                                                         di http://joyceproject.com

                    Trascritto da Traduzione di: Giulio de Angelis Medusa Mondadori 1970


   
Occhi, pallidi come il mare che il vento aveva rinfrescato, più pallidi, fermi e prudenti. Signore dei mari, guardava a sud attraverso la baia, vuota con solo il pennacchio di fumo del postale, vago sulla linea luminosa dell'orizzonte, e una vela che bordeggiava dinanzi ai Muglins.
    -Ne ho letto in qualche posto un’interpretazione teologica, disse meditabondo. L'idea del Padre e del Figlio. Il Figlio che tenta di riconciliarsi col Padre.
    Immediatamente Buck Mulligan assunse un volto lieto dal largo sorriso. Li guardò, la ben modellata bocca aperta giovialmente, gli occhi, dai quali aveva fatto scomparire a un tratto ogni accento di furbizia ammiccanti di folle gaiezza. Ciondolava in qua e in là una testa da pupazzo, con la tesa del panama che palpitava, e cominciò a salmodiare con voce quieta beata sciocca:
    -Sono il più gran fenomeno di cui si sia mai detto.
    Per Beppe il Falegname son di parer contrario
    Perciò beviamo a tutti discepoli e Calvario
    Alzò un indice ammnitore.
    A chi non crede ancora nell’esser mio divino
    Non darò a bere gratis quando farò del vino
    Ma dovrà bere l’acqua, e chiaro gli sarà
    Che faccio. quando il vino in acqua tornerà.
    Dette un vispo colpetto di commiato al bastone di Stephen e, correndo verso un ciglio della scogliera, sventolò le mani sui fianchi a mo' di pinne o ali di chi sta per alzarsi a volo, e salmodiò       
    -Addio, cari. Scrivete quello ch’ ho raccontato
   E dite a Tizio e a Caio che son resuscitato.
    Data la mia ascendenza certo volerò anch’io,
    E sul monte Oliveto c’è vento... Addio, addio.
Saltabeccò davanti a loro giù verso il Balzo dei Quaranta Piedi, sventolando le mani come ali, con agili salti, il pétaso di Mercurio palpitante nella fresca brezza che portava loro le sue brevi strida d'uccello.
    Haines, che aveva cautamente riso, sempre camminando accanto a Stephen, gli disse:
    -Non dovremmo ridere, forse. piuttosto blasfemo. Non che io sia credente, intendiamoci. E poi in ogni caso la sua allegria toglie alla cosa ogni malizia, vero? Come l'ha chiamato? Beppe il Falegname?
    -La ballata di Gesù Giullare, rispose Stephen.
    -Oh, disse Haines, l'aveva sentita altre volte?
     -Tre volte al giorno dopo i pasti, rispose seccamente Stephen.
    -Lei non è credente, vero? domandò Haines. Voglio dire credente nel senso ristretto del termine. La creazione dal nulla e i miracoli e un Dio personale.
    -La parola ha un solo senso mi sembra, diss Stephen.
    Haines si fermò per tirar fuori un lucido astuccio d’argento su cui brillava una pietra verde. Fece scattare la molla col pollice  e lo porse.
    -Grazie, disse Stephen, prendendo una sigaretta.
    Servitosi, Haines ne riabbatté il coperchio. Lo rinfilò nella tasca laterale ed estrasse dal taschino del panciotto un acciarino di nichel, fece scattare anche questo e, dopo aver acceso la sua sigaretta tese a Stephen l'esca fiammeggiante nella conchiglia delle mani.
    -Sì certo, disse, mentre proseguivano. O si crede o non si crede, vero? Personalmente non potrei mandare giù quell'idea di un Dio personale. Lei non l'accetta, immagino.
    -Lei contempla in me, disse Stephen con un ostico disgusto, un orribile esempio di libero pensiero
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Link a Drive 1°Ep.

XIII quadro:Testo Originale 

con traduzione a fronte e note

da joyceproject.com


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 Con l'aiuto di google ho cercato di tradurre qualche passo da alcune note 
The light on the Muglins. Source: www.ipernity.com
 
I banchi di roccia a est, chiamati "Muglins" rappresentano un rischio significativo per la navizione, e così sono stati dotati di un faro. Stefano e Haines vedono una barca a vela che sta cercando di aggirare questo ostacolo.
Ammiraglio Nelson
 Haines "principe dei mari"
[ la maggior parte dei personaggi di Ulisse è presentato attraverso le descrizioni o dei loro vestiti o dei loro occhi, e gli occhi ci danno informazioni sulle loro menti ]
Poiché Haines sta guardando  il mare oltre la baia con "occhi pallidi come il mare che il vento aveva rinfrescato, fermi e prudenti", Stefano pensa a lui come al "principe dei mari" descritto                     
                                              nell'inno popolare                                      " Rule, Britannia! "                  con testi del poeta scozzese James Thomson. 
                                                              Anche se impossibile caricare il plug-in, 
                                             cliccando il link soprastante si va ugualmente sul video di Youtube