2° Ep. Indici e riassunto

Commento al Secondo Episodio
Lettura da Classici moderni- Oscar Mondadori- "Ulisse guida alla lettura"
"Commento a Ulisse" di Giulio De Angelis 
"Nestore" la scuola pp. 80/85
***********
     E' il 16 giugno di giovedì, quando è mezza festa nelle scuole. Sono le 10 di mattina. Stephen è alla scuola (nota)di Dalkey(nota) e fa lezione di storia. L'argomento è Pirro, sfortunato re dell'Epiro, che come Amleto e Telemaco fu vittima di un'usurpazione. Nell'Odissea (alla fine del libro secondo) Telemaco inizia il viaggio di ricerca del padre, per fare visita al vecchio Nestore. il saggio re di Pilo, e (nel terzo libro) alla sua corte ascolterà il racconto dell'assedio di Troia.
     In questo episodio Stephen si incontra col suo preside, mr Deasy. Nel colloquio fra i due emerge il tema della storia d'Irlanda, intrecciata tragicamente a quella dell'Inghilterra e dell'Europa
     L'episodio si può considerare bipartito:  Stephen in classe,                                                                                                    Stephen nello studio del preside. 
Le due parti si susseguono senza soluzione di continuità e si compenetrano. La cerniera è costituita dalle meditazioni di Stephen , col sottofondo delle grida degli alunni in ricreazione che interrompono ogni tanto il colloquio con Deasy.

     Rapidamente i dati di fatto: 1°Parte
1*Stephen interroga gli alunni mentre la sua mente divaga
2* Problemi di ordine filosofico lo distraggono.
3*La storia, argomento della lezione è per lui un incubo a cui vorrebbe sottrarsi.
4*Stephen aiuta Cyril Sargent, un ragazzo malaticcio, a fare le lezioni mentre gli altri sono nel campo sportivo  (notaa giocare a hockey.
5*Sargent non è un alunno brillante e il preside l'ha punito per lo scarso profitto in matematica a restare in classe per terminare un esercizio.
6*Stephen lo aiuta mentre il suo pensiero divaga ancora circa l'Oriente, la terra misteriosa e affascinante  dei Mori che per primi esploraronio i misteri delle matematiche
2°Parte
nello studio di Deasy

           La credenza Vassoio di monete
immagini di cavalli scomparsi futuro re Edoardo VII                                        
1*Il preside, Mr Deasy chiama Stephen nel suo studio per pagargli lo stipendio 
2*ma lo intrattiene anche sulle sue idee politiche. Egli ,originario dell'Ulster, prevalentemente Protestante, è un tipico Orangista, filoinglese , e nazionalista con venature antisemite
(n.p.p.Nel 1922, all'atto della costituzione del Libero Stato Irlandese, EIRE, le sei contee del Nord rimasero parte del Regno Unito, con capitale Belfast. Si erano separate dal resto dell'Irlanda già dal 1913.)
3*si permette, inoltre  di dare a Stephen consigli non richiesti sul valore del risparmio e di una saggia aministrazione del proprio denaro.
4* gli consegna, poi,  una lettera aperta al "Evening Telegraph" contro l'afta epizootica che affligge l'Irlanda, affinché Stephen la consegni, con raccomandazione di pubblicarla, al direttore del giornale Miles Crawford
5*il colloquio si conclude con una invettiva di Mr Deasy  contro gli Ebrei.
6*Stephen si allontana, deciso a non tornarci più e anche ad abbandonare l'insegnamento.
Come il primo episodio, anche il secondo termina con un grande rifiuto da parte del giovane Stephen, che per sfuggire a tutte le trappole sociali, recide via, via tutti legami della sua vita, alla ricerca di una libertà che gli consentirà di diventare un vero artista.

Si è detto che anche questo episodio è prevalentemente dialogato; ma il monologo interiore ha qui un peso più consistente, come se la voce autentica di Stephen si andasse facendo più decisa e timbrata via via che il personaggio si rende più indipendente. 
L'unico antagonista in questo episodio  è Mr Deasy, seconda incarnazione di Haines. Stephen affronta con lui problemi generali: Dio, la storia, la questione ebraica. Mr Deasy cerca di inquadrarlo in una vita borghese normale con i suoi dettami di piatto consenso, risvolto di una mentalità miope, gretta. ma, come abbiamo visto, Stephen si libera da quest'altra rete in cui poteva impigliarsi.
Le monete, di cui  Mr Deasy fa raccolta ( "Vile tesoro", p.30 ) sono  un simbolo della sua mentalità e nelle ultime righe le troviamo menzionate con un valore di sigla:"danzanti monete", come la parola "Usurpatore" finale dell'episodio precedente.

Veniamo ora ad esaminare lo sviluppo tematico che qui si presenta più fitto, parallelamente a una strutturazione più agile e varia rispetto al primo episodio.
Basterà confrontare i 2 inizi: l'incipit del primo è prevalentemente descrittivo, cadenzato da brevi battute di dialogo e il monologo interiore comincia ad emergere decisamente quando Stephen si guarda allo specchio (p. 8)
L'inizio del secondo è assai più mosso: 5 battute di dialogo creano, per così dire, un ambiente sonoro. E' la squallida realtà della routine scolastica. domande distratte dell'insegnante e risposte svogliate dell'alunno.
segue una riga di descrizione oggettiva:" La faccia vuota del ragazzo interrogò la finestra vuota" (p.25) . L'aggettivo ripetuto"vuota" dà le dimensioni morali dell'ambiente: tra la faccia vuota del ragazzo e la finestra vuota dell'aula si apre un abisso di noia.
Al terzo capoverso. sei righe di monologo interiore in cui un tema fondamentale ( lo spazio e il tempo, la memoria ( è esposto grandiosamente con il richiamo a Blake, uno tra i poeti prediletti da Stephen. 
Abbiamo quindi tre piani diversi di strutturazione del testo ( dialogo, descrizione, monologo interiore )  che il lettore dovrà identificare e tener presenti nel corso dell'episodio, come punti di riferimento.
possiamo ripetere l'osservazione fatta a proposito di "Telemaco". Anche qui trasparenza di lettura e leggerezza di orchestrazione non devono trarre in inganno. La tecnica e la sapienza del costruttore si son fatte ancor più scaltre. 

I temi chiave dell'episodio sono due tra quelli già presenti nel primo episodio: 
1)La morte della madre
Qui il tema è ancora collegato a quello del mare, la"morte per acqua"
Stephen fa leggere in classe l'elegia Lycidas di Milton scritta in memoria di Edward King, amico del poeta, morto per annegamento ( di un annegato si parlava anche a p. 22 nel primo episodio ).
Quando poi aiuta  il piccolo Sargent, il pensiero di Stephen corre all'infanzia ("Ero come lui" p. 29) e l'amore della madre di Sargent per quel ragazzo brutto e magro gli ricorda l'amore di sua madre per il figlio ribelle. Anche in queste pagine comosse, sul tema si innestano richiami dotti (san Colombano p. 29) e pedanteschi ("Amor matris": genitivo soggettivo e oggettivo" p. 29) In quest'ultimo caso vediamo l'insegnamento svogliato giocare su una definizione grammaticale per mascherare ancora una volta a se stesso il dramma da cui è straziato. Più che affrontare i suoi problemi cerca di archiviare il passato.
2)L'artista Ribelle
Il motivo è sviluppato in stretta unione con quello dell'Irlanda oppressa. Stephen si sente "Tre cappi attorno al mio collo" p. 31 e gli alunni  che ha davanti sono un terribile quadro vivente dell'infelice condizione di una nazione decaduta, con una capitale paralizzata. La piatta saggezza di Mr Deasy, fatta di luoghi comuni, il suo nazionalismo spicciolo, il suo antisemitismo, fanno di lui (simbolo dell'oppressione inglese ) una controfigura di Stephen; ma assai diversa dal Mullingan del primo Episodio. Deasy è la cote su cui  Stephen affila il suo coltello: la fredda lama dell'intelletto. Ogni frase di Deasy provoca una replica netta da parte di Stephen;  ma spesso è il monologo interiore a ribadire il suo risentimento.
Il filoinglese Deasy che tiene sul caminetto la foto del principe di Galles(nel 1904 già Edoardo VII ) rappresenta anche il più vischioso buonsenso borghese. la scuola da lui diretta è una cornice di normalità in cui Stephen rifiuta di inserirsi.
La catalogazione sociale risulta una trappola in cui egli non cadrà. Si può dire che, se dal duello con Mullingan Stephen esce sconfitto, qui è chiaramente il vincitore.
Un tema nuovo che chiameremo dello spazio- tempo  anticipa le due grandi categorie sulla cui base si articolerà  il terzo episodio.
3) spazio-tempo
Mentre Stephen interroga gli alunni la sua mente segue il filo di una fantasticheria che, partendo  da Blake (p. 25), dà l'avvio a una serie  di meditazioni lampeggianti sulla storia (Pirro), il passare del tempo ( "Tessi tessitore del vento" p. 26 ), i grandi uomini scomparsi ( Averroè e Mosè Maimonide p. 29).
L'ambiente chiuso, soffocante dello studio di Deasy (p. 30) contrapposto al cortile  e le conchiglie di cui il preside fa collezione sono il simbolo di un mondo morto, svuotato. Quei "gusci vuoti" (p.31) rappresentano il tempo che si è fermato."Come era al principio, è ora" (p.30). Una volta organismi viventi, ora morti emblemi. sono simboli di bellezza e di potenza; ma ridotti oggi ad un "morto tesoro" (p.31) In essi si può leggere il passare del tempo come nella storia in cui Stephen non crede: un incubo  da cui cerca di svegliarsi (p 35) E il Dio provvidenziale dei cattolici che guida la storia ai suoi fini è per Stephen solo "un urlo per la strada" (p.35)  L'antitesi Stephen. Deasy si inasprisce su questo motivo e la polemica dell'artista ribelle si sostanzia di nuove ragioni in questo dialogo, contrappuntato dal monologo interiore.  alla luce delle sue riflessioni assume un altro e più profondo timbro l'irriverente indovinello ( 28) Che Stephen propone in classe agli alunni, enigmatica allusione alla morte della madre.

Nessun commento:

Posta un commento